In una provincia dell’antico Giappone, un vassallo dello shogun cercava un samurai che si occupasse della propria sicurezza personale. Le prime selezioni ridussero i pretendenti a tre soli samurai, tutti molto abili nel combattimento. Questi vennero convocati, separatamente, per la prova finale, che si svolgeva in una piccola radura con al centro una capanna. Giunse il primo samurai; e il segretario del vassallo gli disse: “Entra nella capanna, e torna qui”. Il samurai entrò, si beccò una bastonata da un uomo nascosto dietro la porta, ma reagì con prontezza e ridusse l’aggressore all’impotenza. “Ben fatto”, disse il segretario. Giunse il secondo samurai, al quale fu rivolta la stessa richiesta. Questa volta il pretendente fu talmente abile da schivare la bastonata, per poi disarmare e immobilizzare l’aggressore. “Ben fatto”, disse il segretario. Giunse il terzo samurai. “Entra nella capanna, e torna qui”, gli chiese come al solito il segretario. Ma il samurai sorrise e rispose: “No. Ho già dimostrato di essere abile nel combattimento. E non voglio rischiare che qualcuno si faccia male per una sciocca prova…”. Il terzo samurai, è ovvio, fu il prescelto dal vassallo dello shogun. Inutile aggiungere che sarebbe stato il prescelto anche da Safe & Sound Company. (da un’antica leggenda giapponese, citata anche da Akira Kurosawa in un suo celebre film) |